AIEOP PER GLI

Il GdL inoltre promuove nuovi studi biologici preclinici,  discute e verifica l’applicabilità di nuove modalità terapeutiche specie relative ai cosiddetti “farmaci biologici”,  contribuisce a monitorare gli effetti collaterali tardivi legati al trattamento.

Dal 2015 il GdL linfomi di Hodgkin AIEOP è entrato a far parte del gruppo europeo  EuroNet Linfoma di Hodgkin Pediatrico che raccoglie i maggiori esperti europei nella cura dei bambini con questa patologia.

L’AIEOP recluta nei suoi centri circa 80-100 nuovi casi all’anno con linfoma di Hodgkin, di età compresa fra 0 e 18 anni. Dal 2016 ha aperto i suoi protocolli  al reclutamento di pazienti giovani con età tra i 19 ed i 24 anni, attraverso progetti specificatamente dedicati agli adolescenti con patologia oncologica.

L’AIEOP ha condotto dal 1983 al 2016 4 studi successi  (MH83; MH89; MH96; LH2004) per la cura del linfoma di Hodgkin dell’età pediatrica. I trial consecutivi hanno visto  una progressiva riduzione del carico terapeutico pur garantendo una importante percentuale di cura, con una sopravvivenza complessiva superiore al 90%. Il numero di cicli chemioterapici e l’uso di farmaci gravati da tossicità a medio-lungo termine sono stati ridotti. La radioterapia è stata eliminata nei pazienti con malattia minima e ridotta in termini di dose totale e volumi di irradiazione.

Dall’aprile 2016 è attivo nei centri italiani della rete AIEOP il Trial Clinico di Trattamento di Prima Linea per il Linfoma di Hodgkin nei Bambini e negli Adolescenti denominato EuroNet-PHL-C2, coordinato a livello europeo dal Prof. Dieter Koerhol di Giessen (Germania). Si tratta di un trial internazionale, multicentrico, randomizzato controllato per il trattamento in prima linea del Linfoma di Hodgkin classico dei bambini e degli adolescenti (età 0-24 alla diagnosi). Al protocollo partecipano le nazioni Europee, Israele, l’Australia e la Nuova Zelanda. In questo studio è stato introdotto un nuovo metodo valutativo (qPET) nel Linfoma di Hodgkin classico che consentirà di differenziare i pazienti con buona prognosi da quelli con una prognosi peggiore, con un aumento di pazienti che non necessiteranno di radioterapia. Le immagini PET-TC, così come l’istologia vengono riviste centralmente da un pannel di esperti. La radioterapia convenzionale è stata modificata per ridurre gli effetti tardivi causati da radioterapia. Verrà valutata una chemioterapia intensificata e randomizzata  (DECOPDAC21 vs COPDAC28) nei casi intermedi e avanzati di Linfoma di Hodgkin classico per compensare la riduzione di radioterapia.  Lo studio verrà condotto secondo le regole della Good Clinical Practice. Questo protocollo, come i precedenti, sta coinvolgendo circa 35 Centri sparsi in tutta Italia ed è supportato dalle associazioni genitori, da charity  o da finanziamenti pubblici ottenuti per  vari progetti.