Survey Benessere operatori sanitari oncologia pediatrica
Durante il convegno “Il Trauma nella malattia oncologica pediatrica:l’importanza di riconoscere e comprendere il disturbo da stress post traumatico nell’off-therapy” – Torino, 19 maggio 2023, vorremmo presentare alcuni dati relativi alle strategie che gli operatori sanitari, costantemente esposti alla sofferenza e a situazioni potenzialmente traumatiche, adottano per riuscire a riconoscere ed accogliere le loro difficoltà. A tal proposito abbiamo predisposto alcune domande (rif. allegato) per esplorare alcune delle “strategie di buona vita” adottate dagli operatori per occuparsi del proprio benessere psico-fisico, per il quale vi chiediamo la collaborazione nell’invio a tutta la rete di associati AIEOP.
Link al questionario: https://docs. google.com/forms/d/e/ 1FAIpQLSdsBFaip6pC- JyiMJRDXen0Oqtqd5gFFolF1ZobuCA r3lTklA/viewform?usp=sf_link
Siamo partiti dall’idea che lavorare con le sofferenze umane – e soprattutto con l’impatto delle storie di vita complesse – potrebbe avere un profondo effetto anche su chi si prende cura: stare accanto in modo empatico, con impegno e responsabilità, espone al rischio di sviluppare un trauma indiretto, o traumatizzazione vicaria.
Essere testimone di realtà traumatiche, compresi i dettagli più dolorosi e drammatici, espone all’impatto emotivo di tali esperienze, al risveglio delle proprie esperienze dolorose, e al senso di impotenza. Sebbene l’esposizione al materiale traumatico sia indiretta, la sintomatologia che si può sviluppare è riconducibile ad un quadro clinico di Disturbo da Stress Post Traumatico, solo leggermente meno intenso.
Senza contare che, se l’esposizione è ripetuta e costante nel tempo, se priva di accoglienza, ascolto, atteggiamenti di autocura conseguenti, potrebbe avere un impatto negativo sul funzionamento e sulla salute mentale di chi cura.
É quindi importante prima di tutto prevenire, e poi prestare attenzione ai segnali di pericolo, sviluppando, coltivando e mantenendo strumenti per mitigare gli effetti patogenetici dannosi a medio e lungo termine.
Come possiamo, quindi, attraversare il territorio della sofferenza umana profonda, che il nostro lavoro ci porta ad affrontare ogni giorno e giorno dopo giorno?
Quali sono le strategie per riconoscere, monitorare e affrontare la sofferenza di chi cura?
La Collina degli Elfi